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Marta Leporatti esordisce con un racconto semiserio in cui narra le vicende della famiglia Leporatti. Niente paura, non si tratta affatto di una biografia né tantomeno di una cronistoria più o meno interessante. Con verve, gentilezza e passione l'autrice trasforma un elenco di episodi raccolti nel corso di varie riunioni familiari in una storia che esce dalla dimensione più intima e personale per diventare spaccato della società italiana della seconda metà del 1900. Tutto ha inizio a Milano alla fine degli anni Cinquanta. Silverio e Giusy si incontrano, si innamorano e si sposano. Dalla loro unione nascono quattro figli: Loris, Massimo, Lucia e Silvio. Attraverso la diretta voce dei protagonisti il lettore ascolta il susseguirsi delle vicende. L'inesorabile alternarsi di gioia e dolore, che accompagna la vita di questa famiglia particolare, ruota attorno all'eccentrico Silverio, ma nel corso della narrazione si incontrano personaggi straordinari e surreali. Piccole storie che, assemblate come i tasselli di un puzzle, narrano la Storia dei Leporatti e ne delineano i caratteri, dunque, ma anche aneddoti sulle mode e sui costumi dell'epoca e sulla cronaca.